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NON DOBBIAMO
MAI DIMENTICARE CHE
IL MALE PROSPERA CON LA RINUNCIA DEI BUONI A CONTRASTARLO.
FA' ANCHE TU QUALCOSA , AL FINE DI SOSTENERE UNA FORTE E DIFFUSA " CAMPAGNA EDUCATIVA " CONTRO L' USO DELLA DROGA , CONTRO L'ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE , CONTRO IL VIZIO DEL GIOCO D'AZZARDO ; RICORDIAMOCI CHE QUASI SEMPRE AD ESSI SI ACCOMPAGNANO VIOLENZA E DEGENERAZIONE UMANA..
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FAI DEL BENE
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La " ludopatia "
Una società nella
quale sono sempre più
numerose le persone soggiogate
dai vizi della droga , dell’alcol
, del gioco d’azzardo , da gravi
dipendenze psico-patologiche di
natura tecnologica e
strumentale , è destinata a
perdere ogni capacità
di giudizio critico
e quindi ogni possibilità di qualsiasi proficuo
intervento sulla politica
di chi governa
il Paese , aprendo definitivamente la strada
a quei gruppi di potere ,
il cui obiettivo
è appunto il completo
controllo e il
pieno dominio sulla
società stessa , privando
la popolazione di
ogni diritto di
sovranità.
La " ludopatia
" , cioè la malattia di
dipendenza dal gioco d'azzardo , è un fenomeno di natura sociale divenuto realmente
allarmante , che vede coinvolte
più di un
milione e mezzo di persone , di qualunque ceto sociale ; dai benestanti
sino ai soggetti economicamente più deboli.
Un problema che dovrebbe
essere doverosamente e
seriamente affrontato dal Parlamento e Governo , sotto un duplice
aspetto. Per un verso , dovrebbe essere
incentivata , attraverso gli opportuni canali di informazione e mass-media ,
una vera e propria campagna educativa ,
volta a scoraggiare chi vi
è tentato , mettendolo in guardia
e a conoscenza dei rischi e pericoli , sia alla
salute ( stato psichico) sia
economici, alla persona , derivanti
dalla dipendenza dal gioco d'azzardo ; per l'altro verso, porre in essere
condizioni di controllo più rigorose
e finanziarie molto più impegnative , attraverso la
imposizione di aliquote fiscali ben più alte di quelle finora applicate agli introiti di tali attività.
Infatti , Lo Stato incassa ogni anno più di 11 miliardi
sotto la voce giochi, lotto e lotterie. Già durante la discussione parlamentare
della legge di Stabilità alcuni parlamentari
( es. del Pd ) hanno tentato, senza riuscirci, di far passare un
emendamento che uniformasse, aumentandolo, il Preu, il prelievo erariale unico
sui giochi d’azzardo, che oggi vede una grande varietà di aliquote. Per il
Bingo l’11 per cento sul prezzo di vendita delle cartelle. Per le " slot machines " il
13 per cento sulle somme giocate, per le video-lotterie il 5 per cento, per i giochi online il 3 per
cento. La proposta era quella di uniformare verso l’alto le aliquote, ma poi in
Senato , in sede di coordinamento del testo , non è stata accolta. Ancora una
volta , è stato fatto un grande favore
alle lobbies dei giochi
online e particolarmente a quelle
delle slot machines , il cui enorme giro di affari è
di oltre 100 miliardi di euro ,
denaro perlopiù riciclato ,
proveniente da attività illecite di
organizzazioni criminali,,
Le
Istituzioni politiche di fronte ad un problema
così grave , poco e comunque in modo insoddisfacente fanno al
riguardo di tale fenomeno e per porre
un argine a un tale flusso di palesi interessi speculativi. Soltanto
rare voci si fanno sentire , come quelle di sindaci dell’Emilia-Romagna,
impegnati in una campagna contro la ludopatia, che si sono formalmente rivolti
anche al presidente della Repubblica e
al presidente del Consiglio, chiedendo
loro di intervenire. Tali amministratori
hanno sottolineato sia la crescita
abnorme del giro d’affari legato al gioco d’azzardo, sia hanno
denunciato il taglio del relativo
prelievo fiscale operato dal Governo , stranamente passato dal 30 al 10 per cento negli ultimi dieci
anni , cioè appena una decina di
miliardi appunto di gettito per l’erario su un fatturato dieci volte tanto.
Angelo Potenza Il gioco d'azzardo è una piaga che ormai dilaga in tutto il nostro paese . È un affare in mano al crimine organizzato che fa affari d'oro mentre sopratutto i poveracci che sperano nel colpaccio che li rimetta su economicamente precipitano sempre più nella miseria e con l'oro le loro famiglie. Lo stato impone le tasse nella speranza di recuperare qualcosa e partecipa al gioco con vari gratta e vinci e lotterie che danno promesse di vincite favolose ma con probabilità infinitesime. Le spese sanitarie per il recupero dei ludodipendenti , senza l'aiuto del volontariato , sarebbero ancora più ingenti. Domando ai nostri governanti se non sia il caso di ripensare alla legge sulla liberalizzazione del gioco d'azzardo. Quella attuale è un fallimento.
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Rosario Margio
Rosario Margio www.lamiavoce37.blogspot.com Sono pienamente d'accordo ; io , nel mio piccolo , metto il mio contributo , attraverso i miei modesti messaggi via Web , con la speranza che siano condivisi e diffusi , ma non vedo impegni o condivisioni , nè da parte dell'opinione pubblica ( es..tramite facebook ) , nè da parte dei politici , nell'esprimere e manifestare apertamente una posizione di reale diniego e contrasto a un simile fenomeno ( ludopatia ) distruttivo e immorale , così' come è riguardo all'abuso di alcol , e al consumo ( commercio illegale ) della droga....Nella nostra società c'è troppa indifferenza e superficialità . nonchè interessi maldestri e criminali da parte di taluni individui e clan organizzati , comunque atteggiamenti di superficialità molto comuni fra la gente , .....tranne i casi in cui gli effetti nefasti vadano a ricadere direttamente su questa o quella persona interessata.....allora ....in questi casi , si vedono cadere lacrime amare e disperazione .... quando ormai è troppo tardi !!
Roma, 16:46 - 25 settembre 2015 (AGV NEWS)
RispondiEliminaLa Caritas Diocesana di Messina Lipari S. Lucia del Mela e il gruppo messinese della campagna nazionale “Mettiamoci in gioco” lanciano la sfida al gioco d’azzardo patologico. Nel comune siciliano per un mese in programma una campagna di comunicazione per la prevenzione e il contrasto del Gap. Tutta la città, specie i quartieri popolari, saranno tappezzati con il messaggio “Più giochi, più perdi. È matematico!”. Contattando i recapiti presenti sul manifesto si verrà orientati presso i servizi sanitari pubblici o privati capaci di prendere in carico la persona affetta da Gap. Del gruppo messinese “Mettiamoci in gioco” fanno parte – fra gli altri - Asp 5 di Messina Dipartimento dipendenze patologiche, Comune di Messina, Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie, Lelat, Cnca regionale, Cgil, Cisl, Siulp, cooperativa sociale “S. Maria della strada”, Cesv, centro di solidarietà “Faro”, Lam, l’associazione “Vinciamo il gioco”, l’associazione “Trecentosessantagradi Onlus”, Coop. Soc. Lelat2000, l’associazione “Zaleuco”, Aies, fondazione antiusura “Padre Pino Puglisi”, l’Osservatorio minori “Lucia Natoli”, Auser provinciale Messina.